Tecnica Meaw: un vantaggio per gli odontoiatri

il trattamento di casi clinici non semplici e difficili da gestire è possibile grazie alla Tecnica Meaw del dott. Sadao Sato

Il vantaggio della tecnica MEAW, introdotta dal Professore giapponese Sadao Sato – Professore in ortodonzia presso il Dipartimento di Crescita e Sviluppo craniomandibolare dell’Università Yokosuka (Kanagawa), è che non si limita alla ricerca dell’allineamento bidimensionale delle arcate dentarie ma, attraverso l’orientamento tridimensionale dei piani occlusali, consente interventi impensabili per le tecniche convenzionali.

Come sappiamo, le malocclusioni sono dovute al venir meno della capacità di compensazione e di adattamento del sistema occlusale rispetto a discrepanze insorte durante lo sviluppo dei piani occlusali posteriori.

Il loro orientamento, se attentamente programmato, è in grado di risolvere gravi malocclusioni che, diversamente, avrebbero trovato una soluzione solo attraverso la chirurgia.

Ma quali sono i tempi di trattamento con la tecnica MEAW? Spesso sono molto minori rispetto alle tecniche tradizionali: dai due anni si passa a circa la metà, con risultati molto migliori e più stabili negli anni.

I casi nei quali la tecnica MEAW è più consigliata ricadono in queste tipologie:

  • open bite anteriore in paziente adulto
  • malocclusione 3° classe disfunzionale
  • open bite bilaterale

Quindi, la MEAW è sicuramente una tecnica ortodontica molto efficace, dotata di grandi potenzialità che trova indicazione particolare nelle disgnazie complesse, complicate o meno da problematiche temporo-mandibolari, o ad alta percentuale prognostica chirurgica.

La “chiave” della tecnica consiste nella modifica dell’inclinazione del piano occlusale attraverso l’utilizzo di un’apparecchiatura multi-brackets Edgewise standard con slot 018×025 e di archi coordinati costruiti in filo Elgiloy blu 016 x 022. La formazione di anse a L dalla mesiale del canino a quella del secondo molare conferisce grande elasticità al filo e, in associazione all’introduzione di pieghe di 1°-2°-3° ordine permette di agire su ogni singolo dente con movimenti di intrusione, estrusione, uprighting e torque, in modo di poter letteralmente “ricostruire” il piano occlusale.

Consideriamo che il focus principale nella maggior parte dei trattamenti ortodontici è rivolto ai denti e al loro rapporto ma, purtroppo, va detto che la funzione non fa parte degli obiettivi primari. Una diagnosi corretta ed un appropriato piano di trattamento, in accordo con le complesse funzioni del sistema masticatorio, devono dare la priorità al controllo e alla ricostruzione del piano occlusale. Sulla base di una corretta analisi funzionale è possibile in molti casi gravi evitare trattamenti estrattivi o chirurgici. Ma la tecnica MEAW non è solo un mezzo tecnico con il quale ottenere eccellenti risultati. La cosa veramente importante è riconoscere le caratteristiche della malocclusione e comprendere il ruolo fondamentale dell’occlusione nella sua genesi per poter realizzare una diagnosi corretta e un piano di trattamento appropriato.

Il medico odontoiatra si trova spesso ad affrontare disturbi e disfunzioni particolari che solo attraverso opportuni interventi possono essere risolti.

Il piano occlusale e la malocclusione

Il piano occlusale è, come detto, una delle determinanti funzionali più importanti nei processi della dinamica cranio-facciale. Non è solo il punto di incontro fra l’arcata superiore e inferiore ma è anche il terreno su cui si svolge la funzione di ciascun dente. La crescita delle strutture cranio facciali dipende dall’orientamento dei piani occlusali e dall’adattamento mandibolare. Un piano occlusale ripido induce una rotazione posteriore della mandibola mentre un piano occlusale piatto induce facilmente un adattamento anteriore della mandibola.

La tecnica ortodontica Meaw si usa per variare l’inclinazione del piano occlusale e serve a riposizionare la mandibola sul piano sagittale e traversale nella posizione corretta all’interno del compartimento articolare. Sulla base di una corretta analisi funzionale è possibile in molti casi gravi evitare trattamenti estrattivi o chirurgici.

Il focus dell’insegnamento del Prof. Sato è la diagnosi e il trattamento ortodontico delle malocclusioni complesse mediante il controllo del piano occlusale con il Multiloop Edgewise Arch Wire (MEAW).

L’approccio con il MEAW è un mezzo tecnico con il quale ottenere eccellenti risultati. Per poter realizzare una diagnosi corretta e un piano di trattamento appropriato, la cosa veramente importante è riconoscere la genesi delle malocclusioni e comprendere il ruolo chiave dell’occlusione. Questo approccio consente il trattamento ortodontico di molte disfunzioni del sistema masticatorio altrimenti gestibili solo in modo chirurgico e/o estrattivo. Il piano occlusale è infatti uno dei parametri più importanti per la funzione dell’organo masticatorio. La mandibola si adatta funzionalmente a questo piano, per cui ogni cambiamento di quest’ultimo influenzerà la posizione della mandibola e il rapporto con la cornice scheletrica (Denture Frame).

La tecnica Meaw si usa nel trattamento dei pazienti affetti da disordini dell’articolazione temporo-mandibolare e, nei casi indicati, per la risoluzione di problemi ortognatici associati a riabilitazione protesica o implantoprotesica. Il paziente viene trattato per sintomatologia algica ”alta”: cefalea, dolori dell’articolazione temporo-mandibolare vicini all’orecchio, instabilità della colonna cervicale, problemi della deglutizione, instabilità motoria (piccole vertigini), sindrome di Eagle e “bassa” posturale: del rachide o dell’appoggio podalico.

La diagnosi presupposto del trattamento si basa sui principi dell’analisi funzionale clinica:

visita gnatologica (secondo R. Slavicek);

esame delle arcate in articolatore in reference;

condilografia elettronica;

cefalometria secondo il criterio proposto dal Prof. Sadao Sato.

 

Perché utilizzare la tecnica MEAW:

  • Trattamento ortodontico prevedibile nei casi complessi
  • Successo nel trattamento dei pazienti disfunzionali
  • Trattamento non traumatico: si evita la chirurgia ortognatica e l’estrazione dei premolari
  • Trattamento ortodontico che richiede solo pochi mesi di gestione e che è stabile per la vita intera
  • Trattamento precoce innovativo, con un forte impatto sulla crescita scheletrica
  • Trattamento ortodontico che evita le forze extra-orali e applicazioni removibili
  • Trattamento efficace nei problemi di sonno e di respirazione
  • Il trattamento migliora i problemi di postura e i sintomi della ANS
  • Il trattamento migliora la qualità complessiva della vita dei pazienti

L’originale procedura diagnostica alla base della tecnica MEAW segue i dettami della scuola gnatologica Slavicek basata sull’utilizzo dell’axiografia, della cefalometria e del montaggio in articolatore individuale. Il concetto cardine dell’axiografia stabilisce che, attraverso la localizzazione primaria dell’asse cerniera, è possibile tracciare guide traslatorie, non influenzate dalla rotazione durante i movimenti. Questo concetto di un tracciato co-lineare all’asse fu presentato dal Prof. Slavicek nel 1976. Eliminare la distorsione dovuta a movimenti con rotazione combinata a traslazione, ha reso possibile anche il confronto dei tracciati e quindi l’impiego di questo esame per la diagnostica. L’axiografia, effettuata con un cucchiaio para-occlusale, rileva i movimenti condilari di protrusione, retrusione, mediotrusione destra e sinistra e un calcolo matematico, oggi svolto dal software, rende possibile adattare i valori ottenuti ai vari articolatori. Con l’axiografia possono essere visualizzati anche i movimenti funzionali e parafunzionali come masticazione, fonazione, deglutizione, bruxismo e valutarne il comportamento articolare. In definitiva, l’axiografia riveste un ruolo importante nella diagnosi ma acquista significato solo se inserita e valutata nel contesto clinico generale.

Confrontare curve di pazienti sani con curve di pazienti disfunzionali, permise di creare un sistema di riferimento per poter fissare i parametri diagnostici differenziali. Essenziale è disporre di un sistema di coordinate (x,y,z) e di un piano di riferimento definito da Slavicek come piano axio-orbitale. Questo stesso piano viene utilizzato anche nella programmazione degli articolatori adatti e permette anche di trasferire il tracciato condilare nel tracciato cefalometrico laterale.

In vari tipi di malocclusioni il trattamento è funzionalmente stabile:

  • Malocclusioni Open bite;
  • Casi complessi di III Classe;
  • Caso di malocclusione complessa di II Classe;
  • Grave affollamento;
  • Dislocazione laterale della mandibola;
  • Pazienti con disfunzioni TMJ.

La tecnica MEAW offre quindi diversi vantaggi per l’ortodontista:

  • Non c’è ricorso alla chirurgia ortognatica;
  • L’estrazione dei premolari è evitata;
  • Si evitano complicazioni meccaniche e non ci sono forze extra-orali;
  • Meccaniche semplici;
  • I tempi del trattamento sono più ridotti per il paziente rispetto ai trattamenti ordinari;
  • Eccellenti risultati per l’estetica del paziente: questo perché, quando la funzionalità è corretta, il risultato estetico viene di conseguenza;
  • Pazienti fidelizzati grazie ai risultati, e che diventano poi testimonial presso altri potenziali pazienti.