Candida e acido borico: trattamento con ovuli

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Gli organi genitali femminili, come anche quelli maschili, sono colonizzati da una varietà di batteri molto ampia. Nel caso in cui però i virus e i batteri dovessero riuscire, in percentuale, a superare la quota di popolazione infettiva, allora bisogna ricorrere a trattamenti antimicotici tra i quali il composto più utilizzato è l’acido borico. Tale soluzione è particolarmente suggerita in un caso specifico, ovvero l’acido borico per candida, attraverso un trattamento complesso quanto delicato durante la somministrazione, pensato per la Candida Albicans, che richiede la massima attenzione vista la delicatezza dei tessuti trattati rispetto all’acido borico disinfettante.
Tra le infezioni tali da spingere al ricorso di acido borico per candida vi sono forme infiammatorie come vaginiti, vulviti oppure una forma comune ad entrambe come la vulvovaginite , tali da spingere a complessi e duraturi trattamenti, appositamente studiati per non lesionare il pH della regione anatomica interessata con un particolare trattamento, attraverso ovuli di acido borico. Tale modalità di somministrazione, pensata specificamente per il caso relativo alla candida che necessita di acido borico, è stato strutturato attraverso una terapia continua con acido borico in ovuli da 600 mg, in una concentrazione atta non solo a inibire la carica microbica, quanto soprattutto perfetta per degradare i virus in modo progressivo evitando la recidivante, limitata ma esistente, in una soglia del 5% sui casi complessivi, al punto da definire gli ovuli di acido borico perfetti per tali motivi.

 

Il trattamento delle infezioni vaginali, che si tratti specificamente di candida come anche di altre classi virali, richiede necessariamente un disinfettante appositamente pensato nelle sue diluizioni per evitare la corrosione dei tessuti, come appunto l’acido borico in soluzione cutanea capace di proporsi come una delle migliori alternative. A conferma di tale aspetto spiccano gli ingenti e continui studi farmacologici e di farmacovigilanza che testimoniano l’adeguatezza dell’acido borico in soluzione per tali finalità terapeutiche.

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